martedì 25 novembre 2008

THE SHOW MUST GO… GREEN




Un set cinematografico dura il tempo delle riprese, poi diventa un rifiuto, un peso soprattutto per l’ambiente; tonnellate di carta che dopo poche ore vengono accartocciate. Un esempio lo è la trilogia de “Il Signore degli anelli” dove il paese degli Hobbit è stato realizzato scavando le colline neozelandesi, compromettendo notevolmente l’equilibrio ambientale, al termine delle riprese infatti è stato necessario contattare una équipe di biologi per cercare di attenuare le alterazioni prodotte. (Dati presi dal sito http://www.ilsole24ore.com/).

Anche l’industria dell’intrattenimento e dei videogiochi deve quindi prestare attenzione alla sostenibilità perché ha un impatto elevato sull'ambiente, non siete d’accordo?
Sono comunque state messe in atto alcune strategie e tecnologie a breve o lungo termine, (a mio avviso sono insufficienti): la Disney ha sostituiti le grosse quantità di carta con dispositivi in rete che fanno risparmiare tempo e denaro, la Dreamworks è completamente ecoefficiente.
La sfida credo che sia quella di trovare un raccordo tra noi, il pubblico, e i produttori, perché i film sono creati per accontentare sempre più un pubblico che ormai non si stupisce di niente, più noi chiediamo più i produttori s’ingegnano, se provassimo ad usare un po’ di più la nostra fantasia e meno quella degli altri, oltre ad un vantaggio ambientale, magari scopriremmo qualche talento in più, nascosto in noi, o semplicemente un divertimento maggiore, chi lo sa…
Concludo dicendo che l’ecologia non è un limite, ma un’opportunità, come dice il designer industriale e digital content creator Stefano Cieri “Includere il pensiero dello sviluppo sostenibile quando prendono il via nuovi progetti è un’esperienza creativa di grande ricchezza”.
Pensateci…

Elisa

2 commenti:

Nicoletta ha detto...

Io penso che non vedo perchè, nel momento in cui vedo un film e voglio immergermi in un mondo di fantasia, la fantasia me la devo anche creare da sola! Come hai scritto tu sia la Disney che la Dreamworks oltre a ingegnarsi per fare felice il pubblico, si ingegnano anche per l'ambiente quindi mi pare che un compromesso ci sia già, ed è giustissimo che loro stessi si interessino dei danni che causano.
Scusa ma la tua idea di trovare un accordo e rinunciare a "farmi stupire" non mi piace proprio^^.

GiuliaZ ha detto...

Devo dire di essere d'accordo con Nicoletta, in quanto mi sembra una cosa assurda che devo crearmi da sola la fantasia quando ci sono persone che ricevono un sacco di soldi che possono farlo al mio posto. Poi come dici te, è giusto che sia rispettato l' ambiente che deve essere tutelato e non degradato per stimolare oltre il limite del necessarrio la fantasia delle persone. Quindi da questo punto di vista sono d'accordo con te Elisa, ho anche letto nel tuo commento che sia la Disney che la Dreamworks si sono impegnate a trovare delle soluzioni che permettino di rispettare l'ambiente oltre che a produrre film per il nostro divertimento quindi mi pare che sia già stato trovato un compromesso per risolvere il problema.